Solaro dalla Margherita, uomo di Stato cattolico
Ricordando i maggiori
“reazionari” italiani — uso, s'intende, il termine generalmente accettato senza
alcuna intenzione dì ostilità o di biasimo — non si può trascurare che di tale
tendenza fu il più vituperato e discusso esponente.
Austriacante, nemico
della causa italiana, servo dei gesuiti: sono queste le qualifiche con le quali
il suo nome fu affidato alla storia dai suoi contemporanei, e il compito di
mettere le cose al loro posto, riabilitando il fiero ministro piemontese, può
apparire, non a torto, difficile ed ingrato.
Ma oramai, dopo quasi
novant’anni. la passione di parte ha potuto attenuarsi, sicché di molte cose e
di molte persone possiamo giudicare, finalmente sereni.
Ciò che ho detto a
proposito di Padre Taparelli, vale sostanzialmente anche per il Solaro. Entrambi
fedelissimi alla Chiesa Cattolica, ed alle tradizioni dinastiche sabaude, nel
grande incendio del Risorgimento non seppero vedere la fiamma nazionale, turbati
ed accecati dal fumo demagogico che con essa si alzava denso e fosco.
Però se
siamo giusti, dobbiamo riconoscere che furono profeti quando era quasi
impossibile, che la conciliazione fra le eterne ragioni dell'ordine mondiale, e
l'assetto unitario della nostra penisola si presentava come un problema
insolubile, o almeno di remota e incerta soluzione...
La cacciata dei barbari
era un sogno bellissimo che sorrideva a tutti al di qua delle Alpi, ma come
condizione per poterla intraprendere, molte cose meno belle, estranee al nostro
genio, si volevano da molti introdurre fra noi: assemblee popolari, licenza
della stampa, diminuzione del potere regio, forse un giorno repubblica, certo
democrazia.... Ed i primi a confondere libertà e indipendenza, erano appunto i
capi del partito “italiano”....
Se a questi non perdoniamo, in grazia al
vero patriottismo, il legame a schemi sociali e filosofici erronei ed insidiosi,
che dovevano pesare per tre generazioni sulle sorti avvenire dell'Italia
risorta; useremo invece tutta l’indulgenza verso chi - poiché appunto ne vedeva
i pericoli - all'opera unitaria non volle prestare mano.
Questa sorte di
uomini, inflessibile e rude, chiusa alle suggestioni del tempo in cui viveva,
ebbe il merito grande di affermare strenuamente, contro la infatuazione
liberale, il valore immanente di alcuni fondamentali principii a cui - piaccia o
non piaccia - ci si deve ispirare quando si voglia dare vera forza allo
Stato.